
Andrea Devoto nasce il 25 marzo 1927 a Firenze da Giacomo Devoto e da Olga Rossi.
Nel 1947 entra a far parte della brigata dei pionieri per la ricostruzione delle ferrovie a Sofia con Il P.C.I. Proprio durante questa esperienza inizia a maturare l’interesse per le conseguenze delle esperienze concentrazionarie provocate dal III Reich. Si ammala gravemente di Tbc e viene segregato per tre anni nel Dispensario di Sondalo. Ne esce come uno dei pochi sopravvissuti (per la scoperta degli antibiotici).
Si iscrive a medicina e si specializza in Neuropsichiatria. Fin dai primi anni della sua formazione sono fondamentali per lui le teorie sociologiche e di psichiatria fenomenologica.
Il suo maggiore interesse diventa la psicologia sociale, con particolare riferimento agli studi di Beerer e Jones. Diventa assistente a Psicologia con Marzi . Nel 1958 pubblica, primo in Italia, “La tirannia psicologia. Studio di psicologia politica”. Devoto è tra i primi in Italia ad occuparsi di psicologia dei campi di concentramento portando il focus degli studi sulle conseguenze psicologiche della deportazione, ma anche sui comportamenti delle SS. Il tema del concentrazionismo è affrontato negli anni da Devoto anche analizzando altre istituzioni totali, (carcere, manicomio, seminari), e traducendo ASYLUM di Goffmann. Nel 1964 con Olschky pubblica la “Bibliografia dell’oppressione nazista, fino al 1962”. Dal 1963 è primario a Maggiano con Tobino, docente di Psicologia politica e sociale a Scienze Politiche, primario a Sesto Fiorentino, poi a Firenze fino al 1981 anno del suo pensionamento.
Dal 1981 alla sua morte, avvenuta nel 1994, Devoto si applica alla ricerca e sperimenta metodologie per la promozione della salute e per rilevazione di sistemi di trattamento e cura in area socioriabilitativa, di psicologia sociale (self-help community care) sociologica e pedagogica coniugando le varie discipline in un’ottica sistemica e di osservazione continua sulle cause dell’esclusione sociale e sui fenomeni di coercizione e persuasione.
Muore a Monteloro di Pontassieve il 17 gennaio 1994, dove è sepolto.
Tutto il suo patrimonio librario e il suo archivio sono ora presso la Biblioteca di Scienze Politiche e l’Ospedale di Careggi.